Donazioni, volontariato e assistenza – aiutare i profughi attraverso il web

rifugiati

Ce lo ha detto Papa Francesco, ce lo mostrano le foto che sono in prima pagina, sui social e impresse nei nostri occhi, ce lo hanno mostrato le popolazioni di tutta Europa e, soprattutto, ce lo dice la nostra coscienza: bisogna aiutare le centinaia di migliaia di persone che, ogni giorno, abbandonano le loro case e investono tutto, anche la vita, per scappare da guerre e torture e per assicurare ai loro figli una vita migliore.
Non bisogna mai dimenticare che i figli, però, non sono mai solo i “loro”.
I bambini, i ragazzi e le generazioni future sono di tutti, perchè di tutti è la responsabilità di lasciare un mondo migliore di quello che abbiamo trovato.

Questo articolo vuole sicuramente smuovere le coscienze, e, se riesce nell’intento, anche dare alcune indicazioni pratiche di come aiutare queste vite disperate.

Ecco come:

• In Italia è possibile donare dei soldi ai rifugiati siriani sul sito della sezione italiana dell’ UNHCR (l’Alto Commissariato dell’Onu per i rifugiati).

Plan Italia invece si propone di aiutare bambini siriani rifugiati in Egitto permettendo loro di non rischiar la vita per raggiungere l’Europa via mare. Anche a questa associazione è possibile fare donazioni.

Emergency è presente in diversi ambulatori in tutt’Italia dove viene fornita assistenza medica ai migranti. Le donazioni andranno a sostenere gli ospedali in cui operano le persone che fanno parte di quest’organizzazione. È anche possibile offrirsi come volontario.

• Il Consiglio italiano per i rifugiati raccoglie soldi per poi impiegarli in attività di assistenza ai rifugiati, nel ricongiungimento famigliare e nella promozione del diritto di asilo.

• Esiste poi la possibilità di accogliere un migrante a casa propria. La Caritas ha lanciato per il terzo anno consecutivo l’iniziativa “Rifugiato a casa mia”. Le c andidature delle famiglie che intendono ospitare un profugo devono essere rivolte alle circa 20 Caritas diocesane che hanno dato la disponibilità a partecipare a questo progetto. Uliviero Forti, responsabile del settore immigrazione della Caritas, ha confermato che nelle prossime settimane inizierà il percorso della valutazione delle candidature. Il progetto di accoglienza in famiglia avrà un costo decisamente inferiore rispetto alle forme istituzionali pur garantendo un contributo di circa 200/300 euro al mese alle famiglie e un percorso di formazione e di assistenza. L’intere iniziativa coinvolgerà circa 200 migranti, tutti maggiorenni.

• Per quanto riguarda l’affidamento di minori stranieri non accompagnati è da sottolineare il progetto Bambini in Alto Mare dell’associazione Amici dei Bambini . Però pur avendo più di 1800 famiglie che si sono proposte sono in realtà appena una quindicina, tutti in Sicilia, gli affidamenti realmente effettuati. Come ci ha rivelato Diego Moretti, responsabile del progetto, i problemi sono soprattutto economici in quanto i Comuni non vogliono accollarsi il costo del mantenimento del minore affidato. È da sottolineare come ad agosto si contavano oltre 9000 minori stranieri non accompagnati in Italia.

Fluchtlinge Willkommen (Benvenuti rifugiati) è un sito in tedesco che permette di fare donazioni destinati ai migranti. Inoltre i cittadini europei possono anche proporsi come volontari o mettersi a disposizione per accogliere un rifugiato in casa.

• In maniera simile il progetto Comme à la Maison (Come a casa) in Francia si propone non solo di radunare le famiglie disponibili a fornire accoglienza ai migranti ma anche di creare una rete introno ai rifugiati in modo da garantire anche contatti lavorativi.

Migration Aid è indirizzato in maniera specifica ai rifugiati che arrivano in Ungheria. È possibile donare soldi o beni di prima necessità come anche partecipare alla loro distribuzione nei punti in cui sono presenti altri volontari dell’associazione .

• Nella capitale ungherese è poi attiva The Secret Kitchen, un gruppo di cittadini che per tutta la settimana cucina e distribuisce pasti ai migranti che si trovano a Budapest

• Il Migrant Offshore Aid Station (MOAS) é un’organizzazione che si occupa direttamente di salvare e soccorrere i migranti in mare. Si può finanziare la loro iniziativa tramite donazioni, ma molto interessante è anche la sezione delle FAQ in cui si danno numerose risposte a domande sull’attività della stessa organizzazione.

(Fonte – La Stampa del 4/09/2015)

 
Concluderei con le parole sempre azzeccate del  Talmud “Chi salva una vita salva il mondo intero”

grazie per tutto quello che vorrete fare

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